Cosa non è la meditazione

Niente di straordinario o misterioso, ma un’attitudine insita in ognuno di noi


Lo stato che per analogia più si avvicina alla condizione meditativa è il sonno profondo, poiché in esso non c’è tempo, né spazio, né causalità, ma se ne diversifica perché opera dei cambiamenti radicali nell’inconscio, nella psiche, calmando le oscillazioni della mente, conducendo alla pace.

La meditazione è un’esperienza difficilmente spiegabile a parole a chi non l’ha mai praticata, ma:

  • Non è niente di straordinario né di misterioso, si tratta invece di un’attitudine insita in ciascuno di noi.

Il feto che si forma dentro l’utero materno ha già fatto esperienza dello stato meditativo.

Il nostro cervello, infatti, emette in continuazione onde di diversa ‘ampiezza’ o ‘frequenza’: onde Beta, Alfa, Theta e Delta.

In un determinato momento, saranno predominanti alcune onde e determineranno il modo in cui interagiamo con il mondo attorno a noi:

  • Onde Beta (frequenza fra i 14 e i 39 herz): stato di attività mentale vigile e alta concentrazione.
  • Onde Alfa (frequenza fra gli 8 e i 14 herz): stato di rilassamento vigile, creatività, stato meditativo.
  • Onde Theta (frequenza fra i 4 e gli 8 herz): stato di meditazione profonda, sonno REM, sogno
  • Onde Delta (frequenza fra i 0,4 e i 4 herz): stato di sonno profondo

La modalità delle onde Teta costituisce la percentuale maggiore di attività elettrica nel cervello del feto.

Il feto passa il 70-80% del suo tempo dormendo, per il resto del tempo rimane immerso in onde lente sincronizzate Teta e Delta.

Secondo un’ipotesi accreditata (Stern, Sozzi) la presenza a se stessi nella coscienza interna è il primo stato che sperimentiamo[1].

Con la crescita e l’età adulta l’essere umano tende a perdere questa capacità, mettendola in secondo piano, facendosi assorbire totalmente dal suo lato più razionale e mentale, perdendo la sua connessione interiore.

  • Non è un modo per controllare la nostra mente, ma un modo per trascenderla

Quando la superficie di un lago è piatta, si può vedere il fondo con molta chiarezza, questo risulta invece impossibile quando il suo specchio è increspato dalle onde agitate.

Allo stesso modo quando andiamo “oltre i pensieri” e “oltre la mente” è possibile vedere se stessi.

Trascendere la mente significa diventare osservatori del suo funzionamento e scoprire il tesoro nascosto oltre di essa, siamo molto più del nostro lavorio mentale.

Non siamo la nostra mente, la mente è uno strumento al servizio del nostro cuore.

Identificarsi con la mente significa far diventare padroni di casa gli ospiti, ovvero i nostri pensieri inconsci.

Hai mai dato il permesso agli ospiti di comandare a casa tua?

Allora perché farlo con il tuo essere?

La mente produce pensieri, è la sua natura, non si può bloccare né controllare, al massimo si può calmare e indurne un funzionamento più sano per la nostra igiene mentale.

Provate a fermare la vostra mente, vi accorgerete che si bloccherà per un breve momento ma poi nuovamente prenderà il sopravvento, il silenzio all’interno di essa durerà pochissimo.

La mente è uno strumento indispensabile e fondamentale, e come tale andrebbe usata, ma dovrebbe essere lo strumento per gli obiettivi della nostra vera essenza, del nostro sè superiore, purtroppo, invece, ne siamo dominati, siamo dominati dal suo funzionamneto disarmonico.

Il continuo rimuginio, i pensieri ossessivi fuori controllo, denotano che la mente non dialoga più con il centro animico e riesce a prendere il sopravvento su di noi, causandoci ansia e stress.

Ciò che dovrebbe guidarci nelle scelte di vita non dovrebbe essere il pensiero fuori controllo ma l’intuizione, che proviene dal cuore, il nostro centro superiore, animico.

Riuscire ad avere preziose intuizioni è uno dei motivi per cui la meditazione è importante.

Attraverso la meditazione emerge la nostra vera essenza, è lì che inizia il vero viaggio di scoperta che ci porta ad uno stato di pace e tranquillità.

  • Meditazione non è solo sedersi con gli occhi chiusi

E’ qualcosa che va oltre il rilassamento, perché è una messa a fuoco del proprio interno.

Si sviluppa in tre stadi: concentrazione, contemplazione e meditazione vera e propria, cioè la realizzazione di un’intimità assoluta con il divino.

Lo scopo della concentrazione è di dare alla mente un oggetto da mettere a fuoco, in modo da liberare l’energia usata per la sua normale attività.

I metodi più diffusi si basano sulla respirazione.

Concentrandoci sul nostro respiro, senza controllarlo, ma semplicemente focalizzandoci solo sull’inspirazione e l’espirazione  si arriva ad un punto in cui l’oggetto focalizzato si dissolve e si rimane in uno stato di calma e concentrazione pura, che serve per sviluppare la propria capacità di ascolto della propria voce interiore.

Ma non basta meditare una volta sola per arrivare a  sperimentare queste sensazioni così profonde,  è necessaria la costanza nel tempo.

  • Non si improvvisa

Si devono seguire determinati comportamenti per ottenere un approccio che sia sicuro e che porti a dei risultati.

La meditazione è un’arte ma è necessario avvicinarsi ad essa con una procedura scientifica, non azzardata, che rispetta dei passi, che conosce l’anatomia sottile.

La regolarità nell’orario, nel luogo e nella pratica, mettono la mente in condizioni di rallentare la propria attività.

Iniziare con meditazioni semplici, senza la recitazione di mantra, e per poco tempo, abituandosi gradualmente.

Avvicinarsi alla meditazione a mente aperta e a stomaco vuoto, in modo che l’organismo non risulti impegnato in un’altra attività.

Cercare di dedicare uno spazio alla meditazione, inteso come luogo, visto che la pratica verrà ripetuta, dovete avvertire un’atmosfera di pace e purezza.

Se si dedica almeno mezz’ora al giorno alla meditazione si sarà in grado di affrontare la vita in pace e con energia spirituale.

La meditazione è il tonico più potente per la mente e per i nervi.

[1] IL NEONATO HA LA COSCIENZA Arturo Giustardi*, Monika Stablum’’’, Arianna De Martino** *Neonatologia Ospedale Merano ‘’’Societa Italiana la care in perinatologia ** Terapia Intensiva Neonatale A.O. “C. Poma” - Mantova

Autore: Rossella

Ricercatrice spirituale, appassionata di shinrin-yoku, meditazione, yoga e natura, approfondisco queste discipline nella mia terra, la Sardegna, terra antica e sacra.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: